News 767 dirigenti fasulli Agentrate
Una interessante serata, organizzata da Lino De Stefani socio LIFE e titolare dell’Osteria senza oste si è tenuta a Valdobbiadene con questo argomento principale: “ Impresa e imprenditore in trincea a fronte di questa Agenzia delle Entrate”.
Tra gli intervenuti il sottosegretario all’economia Zanetti, l’Europarlamentare Borrelli, Luciano Dissegna e due rappresentanti del Sindacato “Federazione Dirpubblica”.
Il Sottosegretario Zanetti si è rivelato, nei limiti della posizione che occupa, avverso a si fatta organizzazione, in Agenzia, degli Uffici fiscali avvenuta tra la fine degli anni 90 ed il 2000 che hanno assunto una connotazione privatistica, mettendo in primo piano il recupero di denaro piuttosto che la lotta all’evasione. Eccessiva pressione fiscale, budget predefinito come obiettivo economico e la cointeressenza dei funzionari spronati al risultato da premi di “produzione”, hanno distorto la funzione etica di questi uffici producendo un rapporto conflittuale tra contribuente e fisco anziché un rapporto di reciproca fiducia.
Dall’avvento di queste Agenzie, destra e sinistra si sono alternate al Governo del Paese senza mai mettere mano a queste anomale strutture rivelandosi per quello che sono: giganti nella protesta, nani meschini, nella proposta.
L’Eurodeputato Borrelli è un imprenditore, ha avuto parole in difesa delle piccole aziende, invidiate nel mondo ma vituperate da Fisco e Stato che invece dovrebbero essere amici dei cittadini e portare rispetto per gli imprenditori.
Luciano Dissegna, ex Dirigente dell’Agenzia delle Entrate in pensione, si è votato, quasi per redenzione, alla difesa dei piccoli imprenditori prede preferite del vampiresco fisco italico.
Non si è risparmiato anche se in preambolo aveva dichiarato di non sentirsi libero di parlare in presenza, in sala, di figure istituzionali importanti.
Conducono il Paese alla rovina, è stata la sua premessa per continuare ….. hanno fatto dell’estorsione il mezzo per rispettare li budget assegnato …… colpendo le imprese portano alla povertà il Paese, supertassando anche proprietà privata e immobili.
La causa di questo degrado è la carriera che in questi uffici non avviene per meriti o per legittimo concorso ma tramite raccomandazioni: è un sistema mafioso che ha portato l’Agenzia delle Entrate a perseguire l’utile di bilancio che non è sicuramente un valore istituzionale.
A dimostrazione che la carriera si fa solo per raccomandazione ci stanno, non ultime, la sorella di Alemanno e la moglie di Follini tra i funzionari dell’Agenzia delle Entrate.
Modi infami vengono usati per denunciare all’opinione pubblica, con spot televisivi, l’evasione fiscale, criminalizzando la piccola evasione di sopravvivenza del barbiere, dell’idraulico, del falegname …….. per concretizzare il tutto con il 90% degli accertamenti dedicati ai piccoli con valore di 30 Euro/ora e solo il 10% degli accertamenti è dedicato ai professionisti da 300 Euro/ora!
La comunicazione, manipolata come ai tempi del fascismo, dichiara un contenzioso del 3% che in realtà è quasi dell’80% e su 50 MLD di contenzioso il fisco ne incassa solo 2 coattivamente e altri 6 per “induzione spontanea” dei contribuenti.
E’ informazione deviante che ha lo scopo di nascondere ai cittadini l’entità del debito pubblico ……. i 20 MLD di spese per la difesa …… e tutte le cose che i cittadini non devono sapere.
Il Vice Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate ha confessato a de Stefani che loro sono quelli che hanno fatto pagare anche Pavarotti, rivelando che Pavarotti ha transato con il fisco italiano per il semplice fatto che un procedimento per evasione fiscale in Italia gli rendeva impossibile stipulare contratti in America: questo sarebbe il vero motivo per cui Pavarotti ha pagato e non perché fosse un evasore!
Peccato che Dissegna non abbia potuto continuare a sfogare la sua rabbia per ragioni di tempo contingentato!
Per ultimo è intervenuto Giancarlo Barra, Segretario del sindacato “Federazione Dirpubblica”, anche lui a denunciare le ingiustizie del fisco italiano che si accanisce contro i piccoli mentre non dedica le sue attenzioni al mondo degli appalti pubblici che nascondono la vera grande evasione redistribuita sotto forma di tangenti a politici e funzionari infedeli.
Chissà perché lì il Fisco non mette naso!
Il sindacato “Federazione Dirpubblica” è stato l’attore nella vicenda dei 767 dirigenti nominati al di fuori di ogni regola, vicenda non ancora conclusa che potrebbe dare il via ad una marea di ricorsi che se accolti sarebbero letali per lo Stato italiano e per questo c’è da giurare che non avranno un risultato così scontato.
Ha messo anche in guardia chi avesse intenzione di procedere al ricorso contro gli atti emessi da uno dei dirigenti fasulli di non fidarsi troppo degli elenchi pubblicati con i nomi dei 767 illegittimi funzionari consigliando di effettuare approfondite ulteriori verifiche sulle loro nomine.
In conclusione ha dichiarato: questa Agenzia delle Entrate, così com’è, è un MOSTRO.
Daniele Quaglia