Fiat lux (sia fatta la luce)
In tre hanno visto la luce!
Non si tratta di quella luce mistica che illumina i veggenti prima delle apparizioni mariane, non è assolutamente un fenomeno legato alla fede e alla rivelazione di segreti riguardanti le sorti dell’umanità.
Ma è quella luce, la stessa strana luce che, da qualche anno appare a pochi eletti i quali riferiscono di intravvederla sempre nello stesso ambiente: in fondo al tunnel.
A loro dire, è presagio di benessere, di ripresa economica, dell’inizio di una nuova era italica.
Quello che più fa pensare è che quella luce sia stata vista e viene vista solo da tre persone: Mario Monti, Enrico Letta e Fabrizio Saccomanni.
Tutti gli altri 60 milioni di italiani non hanno mai percepito alcuno di quei tenui segnali che normalmente accompagnano fatti soprannaturali. Nessuno ha mai visto roteare il sole e nessuno mai è stato testimone dei momenti immediatamente precedenti o seguenti, le visioni di questa luce da parte dei tre veggenti.
Io credo seriamente ai fatti di Lourdes, di Fatima di Medjugorje ma non credo assolutamente a quello che sostengono i tre pastorelli Mario, Gianni e Fabrizio anche perché ho avuto un’esperienza simile a quella che loro raccontano.
Era una notte d’autunno, verso le 23 quando sento la campanella d’allarme dell’ascensore suonare.
Subito esco sulle scale e trovo una ragazzina, 16-17 anni, tutta impaurita in un angolo dell’ascensore.
Ti serve qualcosa – le chiedo.
Ci sono due tizi che mi seguono e vogliono farmi del male – risponde.
Le faccio alcune domande per capire chi è, da dove viene e dove va alle 23 di un venerdì sera di 30 anni fa.
Quando ho capito che veramente aveva bisogno di aiuto ho deciso, accompagnato da un altro condòmino, di farla salire in auto e accompagnarla a casa sua, in un paese a 15 km dal mio.
Ad un certo punto, in auto, mi chiede: “Che ore sono?”
Le 11 – ho risposto in modo del tutto naturale.
Al che lei mi rivolge subito un’altra domanda: le 11 di notte o le 11 di giorno?
Probabilmente, alle 11 di notte, lei vedeva la luce del sole o scambiava le luci delle auto che incrociavamo per la luce del giorno.
Li ho capito che era stata drogata: gli effetti allucinogeni della droga le avevano fatto perdere la cognizione della realtà e per i due tizi sarebbe stato facile abusare di lei.
Mario, Gianni e Fabrizio certamente non assumono “sostanze” ma vedono la luce in fondo al tunnel, una luce che per 60 milioni di cittadini non c’è.
La mia preoccupazione non è data dal capire perché loro vedano questa luce ma dalla certezza che, dietro a tutta questa storia, ci siano “dei tizi” (BCE, FMI, & Banda Bassotti) impazienti di violentarci brutalmente.
Daniele Quaglia
Caro Daniele, leggendo il racconto che hai scritto mi hai fatto sorridere, ma allo stesso tempo piango dalla rabbia, perchè (te lo dico molto sinceramente) sono stanca, stanca….stanca di sentire balle tutti i giorni da questi politicanti pagati fior di milioni di euro (soldi nostri tra l’altro) mentre tu, io e tanti altri (per altri intendo quella parte di popolazione che si rende conto della situazione disastrosa in cui siamo) sputiamo sangue tutti i giorni per riuscire ad arrivare a fine mese, per riuscire a campare!! Ma sai cos’è controsenso di tutto questo?Il controsenso è che nonostante loro, “i tizi” continuano a prenderci per i fondelli, dicendoci che “vedono la luce”e c’è ancora gente che gli crede o meglio non gli crede ma sta zitta!! Ormai, ” i tizi & co.” hanno portato la popolazione ad essere ignorante, cosicchè loro possano fare i loro porci comodi e possano continuare a prenderci per culo e a mangiare sulle nostre spalle. La mia domanda è……quando finirà tutto questo? Credo presto, ma,sicuramente finirà grazie a quelle persone che metteranno faccia e coraggio per far cambiare, finalmente, le cose e scrivere la parola FINE a questa situazione disastrosa.
Il buon Professor Miglio che ho avuto l’onore di conoscere personalmente grazie a LIFE, soleva ricordare che le rivoluzioni sono sempre state innescate da minoranze per il semplice motivo che la maggioranza detiene, per antonomasia, il potere. Serve solo che la minoranza sia determinata e potremmo partire anche domani mattina, a mani nude
All’inizio anch’io, a dir la verità, pensavo che le cose non sarebbero mai cambiate, visto l’alto disinteressamento della popolazione. Ma, poi, per fortuna, con il tempo sono riuscita a cambiare idea e concordo pienamente con quello che hai scritto. Sta di fatto che la storia ci insegna che sono sempre state le minoranze a portare il cambiamento radicale e, uno dei nostri obiettivi è quello di farlo capire alla gente.
il nostro compito non è quello di far capire alla gente perchè le pecore (la gente) non comprendono il ragionamento ma l’esempio. Un gregge segue il montone che passa tra le spine dei rovi e non quello che spiega loro come passare senza pungersi. Questo sarà ed è il nostro compito: indicare la strada percorrendola per primi. Saremo i primi ad essere colpiti ma dobbiamo avere il coraggio di andare avanti perchè il coraggio è l’unico prezzo da pagare per la libertà. Chi non ha il coraggio resterà sempre schiavo degli altri e di se stesso
Ciao Giorgia, scusami Daniele scusa ma ho dato precedenza al gentil sesso e mi sembra normale visto che i miei gusti sono all’antica e a chi no ghe piase la fi . . .dio li malediga. come son poetico stassera, dai ragazzi ormai basta pinzar un fiamifero in giro le pien de legna fien e paia insopadi de benzina na scintia e sciopa tuto, notte.
Daniele, si hai pienamente ragione….. ma forse mi son spiegata male io. E’ ovvio che noi saremo i primi su tutto, noi ci metteremo faccia, coraggio, dignità ed è ovvio che saremo colpiti per primi ed è ovvio che questo è il nostro primo obiettivo. Quello che intendevo è che dobbiamo far capire al popolo che la storia è fatta dalle minoranze e se stiamo ad aspettare che tutte le persone la pensino allo stesso modo, femo ora a morir!!!! E quindi chi ha orecchie da intendere intenda, per il resto, chi decide di rimanere schiavo, ci resti pure e se si faccia da parte, noi la nostra decisione l’abbiamo già presa, da tempo. Ciao Giancarlo e Ciao Daniele!!