INPS: la fabbrica del debito 2
Superdebito pensionistico INPS!
E’ stata necessaria la ricerca di due professori del dipartimento di Economia dell’Università di Genova, Luca Beltrametti e Matteo Della Valle, per mettere in luce il debito nascosto dell’INPS, vale a dire quanto l’INPS dovrà pagare per le pensioni in carico attualmente fino alla dissoluzione, per morte, degli attuali pensionati.
Il Sole24 ore del 26.10.2011 pubblica i risultati di questa ricerca che, ahimè, potrebbe aver messo in evidenza solo una metà di questo debito.
Non è chiaro se in questo debito viene presa in considerazione anche la montagna di denaro versata da tutti gli attuali lavoratori attivi sotto forma di contributi previdenziali. Chi li ha versati e li sta versando, si aspetta che l’INPS un giorno glieli restituisca sotto forma di pensione o almeno in unica soluzione come un “fondo risparmio indicizzato”.
Questa montagna di denaro spettante ai lavoratori attivi, costituisce debito per l’INPS e avrebbe un volume maggiore di quella prevista per soddisfare le esigenze pensionistiche dei pensionati attuali , riscontrata dai due professori e potrebbe determinare il raddoppio del superdebito previdenziale accertato, che passerebbe da circa il 200% a circa il 400% del PIL.
Per non infierire troppo, prendiamo per buone le indicazioni che danno il superdebito pensionistico al 200% del PIL e sta gravando sulle neogenerazioni per 93.000 € pro capite.
Questa vicenda è emersa da soli tre mesi dalle pagine del Sole24 ore, vedere link superdebito pensionistico
mentre LIFE la denunciava già 10 anni fa dalle pagine del suo giornalino di luglio 2002.
Se ciò sta a indicare che il calendario LIFE è più avanti di 10 anni di quello in uso comune in Italia è facile profetizzare che fra 10 anni l’Italia non sarà più quell’entità come la conosciamo ora.
[…] quello che dichiarano lorsignori è solo una piccola parte della realtà che invece è questa http://www.life.it/inps-la-fabbrica-del-debito-2/#more-2235 anche se tenuta ben nascosta e,in parole povere, succederà molto presto che il sistema […]